Lo sapevi che anche se sei un freelance e lavori da casa puoi comparire nei risultati di Google Maps per il tuo settore senza mostrare l’indirizzo? In questo articolo ti spieghiamo come e le alternative per chi lavora in co-working o diversi studi. Farti trovare dai nuovi clienti sarà più facile!
IL PROBLEMA: LAVORARE DA CASA
Sicuramente avrete curiosato in Google per cercare chi offre il vostro servizio a Brescia o nella zona in cui operate e verificare se il vostro sito o blog compare tra i risultati. Sicuramente vi sarete accorti anche che la Serp, ovvero la pagina dei risultati di Google, mostra nella parte alta la mappa di Google Maps con alcuni risultati, che hanno dunque grande visibilità e maggiori possibilità di ricevere clic da parte degli utenti. Esserci all’interno di questa mappa è essenziale quando si lavora soprattutto a livello locale, ma qui nasce il primo problema del freelance…
1. Siete liberi professionisti? SI.
2. Lavorate a livello locale? SI.
3. Avete necessità di essere trovati dai clienti? Assolutamente SI.
3. Avete un ufficio? Spesso NO.
Spesso la scelta di molti freelance è avere lo studio in casa, presso la propria residenza. Contenere i costi, “lavorare in pigiama sul divano” (quante volte ce lo sentiamo dire? e quante lo facciamo?), cercare di coniugare i tempi di lavoro, formazione, famiglia, passioni. E poi, parliamoci chiaro, quante volte vi è capitato che un cliente vi abbiamo detto “Vengo io da te”?. Casomai ce l’ha chiesto un fornitore, cosa che facciamo anche noi a nostra volta.
Lavorare da casa non è “disdicevole” (passatemi il termine), ma questo vuol dire che non possiamo usufruire dei vantaggi di comparire nei risultati della Local Search?
Fortunatamente Google ha pensato anche a noi freelance senza ufficio (tanta stima).
LA SOLUZIONE: “OFFRO BENI E SERVIZI A DOMICILIO”
Possiamo aprire una scheda Google My Business spuntando la casella “Offro beni e servizi a domicilio”. In questo modo Google non mostrerà il nostro indirizzo, salvaguardando la nostra privacy (non avremo clienti o fornitori che ci stalkerizzeranno suonando il campanello di casa) e potremo selezionare il nostro raggio di azione o direttamente i cap presso i quali prestiamo servizio.
Google è comunque molto rigido ed attento, dunque ci chiederà comunque un nostro indirizzo a cui spedirà la cartolina per verificarlo, ma non lo inserirà nella scheda visibile agli utenti. Il knowledge panel non mostrerà l’anteprima street view, ma una mappa dove viene segnalata l’area coperta dal servizio.
Questa è un’opzione molto utile anche a chi ha una sede, ma effettua anche servizio a domicilio.
LE ALTERNATIVE
– Se siete più professionisti in un’unica sede (co-working, studio associato), potete registrarvi con lo stesso indirizzo ma attenzione a mettere categorie differenti. Google infatti va in confusione quando nella stessa sede ha più persone all’interno della stessa categoria e ne mostrerà solo uno a svantaggio degli altri.
– Se lavorate presso più sedi in orari differenti (penso ad esempio a medici, nustrizionisti, consulenti) potete aprire più schede segnalando per ognuna giorni ed orari. Ricordatevi solo di tenerli sempre aggiornati! La recensione negativa scatta praticamente subito quando un utente pensa siate disponibili e non vi trova!
Provate e fateci sapere! Speriamo l’articolo vi sia utile a farvi trovare dai vostri futuri clienti!
Author: Francesca Valenti, Valenti04